Ettore Perrone di San Martino

Ettore Perrone di San Martino
Ettore Perrone, conte di San Martino ritratto dal Witkofsky nel 1859

Presidente del Consiglio dei ministri
del Regno di Sardegna
Durata mandato11 ottobre 1848 –
16 dicembre 1848
MonarcaCarlo Alberto
PredecessoreCesare Alfieri di Sostegno
SuccessoreVincenzo Gioberti

Ministro degli affari esteri del Regno di Sardegna
Durata mandato15 agosto 1848 –
11 ottobre 1848
Capo del governoCesare Alfieri di Sostegno
PredecessoreLorenzo Pareto
LegislaturaI Legislatura del Regno di Sardegna

Durata mandato11 ottobre 1848 –
3 dicembre 1848
Capo del governoEttore Perrone di San Martino
SuccessoreVincenzo Gioberti

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaI
CollegioIvrea
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoindipendente
ProfessioneMilitare
Ettore Perrone di San Martino
NascitaTorino, 12 gennaio 1789
MorteNovara, 29 marzo 1849
Cause della morteMorto in combattimento
Luogo di sepolturaCattedrale di Ivrea
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Impero francese Impero francese
Bandiera della Francia Francia
Bandiera della Francia Francia
Governo provvisorio di Milano
Bandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Forza armataBandiera dell'Impero francese Grande Armata
Bandiera della Francia Armée royale française
Regia Armata Sarda
ArmaEsercito
Anni di servizio1806 - 1816
1830 - 1838
1839 - 1848
1848 - 1849
GradoTenente generale
ComandantiNapoleone Bonaparte
Carlo Alberto di Savoia
GuerreGuerre napoleoniche
Prima guerra d'indipendenza italiana
CampagneCampagna di Russia
BattaglieBattaglia di Wagram
Battaglia di Lützen
Battaglia di Bautzen
Battaglia di Montmirail
Battaglia di Novara
Comandante diComandante del dipartimento del Rodano
Studi militariÉcole spéciale militaire de Saint-Cyr
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Ettore Perrone, conte di San Martino (Torino, 12 gennaio 1789Novara, 29 marzo 1849), è stato un nobile, politico e generale italiano. Durante l'occupazione francese del Piemonte prese parte alle campagne napoleoniche e nel 1814 venne nominato capo di battaglione del 24º fanteria.

Partecipò ai moti del 1820-1821; condannato a morte, trovò rifugio in Francia, dove fu accolto nell'esercito, raggiungendo il grado di generale.

Fu Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dall'11 ottobre al 16 dicembre 1848.

Nel 1848 ricevette l'invito dal governo provvisorio di Milano a prestare servizio nell'esercito lombardo. L'anno dopo, al comando della 3ª divisione di fanteria, trovò la morte nella battaglia di Novara.


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